martedì 31 agosto 2010

veronica mars sempre bella

FOX sta trasmettendo la seconda stagione della serie: cogliamo l’occasione per parlare di nuovo di Veronica Mars e della serie che la vede protagonista…

L’avevo scritto tempo fa, citandolo (“Veronica risolve piccoli puzzle perché, come tutti noi, non può sbrogliare quelli più grandi”): se Joss Whedon, autore di un’entusiastica recensione della prima stagione di Veronica Mars, grida ai quattro venti quanto sia grandiosa questa serie… Chi sono io (orgogliosamente dotata della t-shirt “Joss Whedon is My Master Now”) per dargli torto?

Ed ecco il punto: Veronica Mars, la serie di Rob Thomas nata nel 2004, è una di quelle che si rivedono sempre volentieri. Perché, come tutti i gialli e le detective stories che si rispettino, dissemina indizi lungo il cammino di ciascuna stagione, e rivedendo gli episodi si apprezzano sempre di più i dettagli e la cura inseriti nel contesto generale. Come sappiamo, in ciascuna delle tre stagioni della serie Veronica (la sempre brava Kristen Bell, foto) si misura con un “grande mistero” che viene introdotto all’inizio della stagione e concluso nell’ultimo episodio.

Prima della soluzione finale, Thomas ed il suo team di autori ci intrattengono con tutta una serie di “misteri collaterali” legati al mondo della protagonista (famiglia, scuola, amici…) che ne mettono in evidenza la mente brillante e le doti intuitive. Veronica è una ragazza come tante, apparentemente, ma le sue esperienze da una parte ed il suo innato talento dall’altra le consentono di camminare… un passo avanti agli altri. Anche quando non vorrebbe. E nella seconda stagione, che FOX sta riproponendo proprio in questo periodo, l’aspetto sentimentale di questo irresistibile mix fra detective story e teen drama ha un ruolo di rilievo. Un ruolo che ci fa appassionare ancora di più alle avventure di Veronica.

Forse anche perché la vita, a Neptune, non è proprio facile. Veronica ce lo dice fin dai primissimi episodi della serie: dalle sue parti, o sei ricco o… lavori per i ricchi. Non ci sono mezzi termini. Nessun compromesso. Con l’eccezione di quelli che riesce a strappare lei durante le sue indagini. Indagini che si rivedono sempre volentieri, anche quando se ne conosce già l’esito perché, come in ogni giallo che si rispetti, verificare le premesse e gli sviluppi della narrazione conoscendo in anticipo il finale è una delle sfide più interessanti.

Nessun commento:

Posta un commento